Gela: Il passato riemerso
Inaugurata lunedì 2 marzo 2015
la mostra
I lingotti di oricalco e i reperti recuperati nei fondali di Gela
I nostri gruppi sono particolarmente attivi nella zona e la collaborazione con la soprintendenza del Mare in Sicilia è uno dei nostri vanti. Pubblichiamo con piacere
Alla fine del 2014 il mare di Gela, l’antica colonia rodio-cretese fondata agli inizi del VII sec. a. C., ha restituito uno fra i più importanti tesori custoditi nei fondali sabbiosi di fronte il litorale di contrada Bulala, dove già sono stati ritrovati tre relitti di età greca. Si tratta di un prezioso carico trasportato da un’antica nave naufragata a qualche centinaio di metri dalla costa gelese ad una profondità di circa cinque metri, costituito da trentanove lingotti di un metallo particolare, chiamato “oricalco”, una lega di rame e zinco simile al nostro ottone e considerato nell’antichità un metallo prezioso al terzo posto per valore commerciale dopo l’oro e l’argento. La scoperta è tra le più importanti di questi ultimi anni sia perché costituisce un unicum come ritrovamento sia perché i reperti finora conosciuti forgiati con questa lega sono molto rari. Oltre ai lingotti, il mare ha restituito diversi reperti per la maggior parte integri che potrebbero far luce sull’epoca del naufragio della nave.
Museo archeologico regionale di Gela
Corso Vittorio Emanuele, 1 – Gela (CL)